La soddisfazione più grande per uno scrittore è quella di scrivere.
Ma è innegabile che esista anche un forte desiderio di pubblicare quello che si è così appassionatamente creato.
Se si vuole tentare la fortuna, o far apprezzare la propria bravura di autori al grande pubblico,
è consigliabile la strada,
sia pure lunga e spesso deprimente, dell'invio del manoscritto a medi e grandi editori.
Il mercato dell'editoria è nelle loro mani e senza una distribuzione valida e capillare
è impossibile che un libro possa diventare un best seller.
Esistono poi molti medi e piccoli editori che svolgono l'importante funzione di scouting, ma dato l'elevato numero degli autori e l'esigenza della casa editrice di avere un ritorno economico, non è facile realizzare il proprio sogno di vedere pubblicato il proprio libro.
Il sistema libro in Italia non è certo pensato per il lettore. Le grandi case editrici che hanno in mano la distribuzione e le vendite
hanno come principale interesse il margine di guadagno e puntano a promuovere esclusivamente il "best seller".
In libreria il lettore deve letteralmente schivare le pile di romanzi da "un milione di copie già vendute" per sfogliare i pochi altri libri rimasti sugli scaffali.
I librai indipendenti sono schiacciati tra la pressione dei grossi editori a mettere in vetrina i best seller e l'impossibilità di avere in casa
tutto quello che si pubblica.
Se ci si accontenta di venderne solo alcune migliaia di copie, diffondendo il proprio romanzo o la raccolta di poesie o di racconti atrraverso il web e le librerie indipendenti esiste un'altra strada.
P.S. Per chi ama Josè Saramago, Baltasar e Blimunda, sullo sfondo la biblioteca del Convento di Mafra
Quello con la barba sono io. Nella foto centrale, sono accanto a Peter Meadows, il compianto custode dei manoscritti medievali della Libreria Universitaria di Cambridge che mi mostra otto codici valdesi del tardo Quattrocento.
Le vicende misteriose, ma storicamente accertate, dei manoscritti medievali valdesi hanno rappresentato il pretesto per scrivere il mio primo romanzo (Il Pretesto Claudiana Editrice, 2011).
Avevo già pubblicato con la casa editrice Sonda due saggi sui Valdesi
e con De Girolamo un saggio intitolato 'Perché non si può fare a meno di ridere e meno che mai della religione'.
Poi ho scritto un altro romanzo 'Vecchi Omicidi' e, dopo aver atteso un anno prima di sentirmi negare la pubblicazione da una nota Casa editrice, ho deciso di pubblicarlo in proprio, e così sono diventato un self-publisher ed Editore.
La strada del self publishing non è semplice e adatta a tutti. Non sempre un autore ha anche dimestichezza con il web o
con le arti grafiche. I servizi offerti dalla Web & Com possono fornire l'assistenza e la competenza perché uno scrittore
possa trasformarsi in self-publisher e vedere così coronato il proprio sogno di pubblicare e diffondere il proprio libro.
info@pubblicareunromanzo.it
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